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La forma AWAI - Mokichi Otsuka

Of Castello Malatestiano di Longiano

Fondazione Tito Balestra Onlus picture of the event: La forma AWAI - Mokichi Otsuka

Sabato 5 luglio 2025, alle ore 18:30 si apre la mostra straordinaria "La forma AWAI – Mokichi Otsuka" nella ex chiesa Madonna di Loreto nel castello malatestiano di Longiano (FC).

Sabato 5 luglio 2025 si apre la mostra di due giorni "La forma AWAI – Mokichi Otsuka". L'inaugurazione sarà alle 18:30 nell'ex chiesa Madonna di Loreto del Castello malatestiano di Longiano (FC).

A sei anni dall'evento "Between Forms: Il cosmo in terracotta" dedicato allo scultore Mokichi Otsuka, la Fondazione Tito Balestra Onlus organizza una presentazione in anteprima di 15 dipinti e 10 sculture in terracotta, frutto della più recente produzione artistica di Mokichi. Le opere presentate a Longiano saranno poi esposte nel 2027 a Tokyo. La serata sarà un'occasione unica per incontrare lo scultore e avvicinarsi alla sua opera, anche attraverso le parole del poeta e critico d'arte Gian Ruggero Manzoni.

 

Il lavoro di Mokichi Otsuka rappresenta un ponte tra due culture, legami dettati da passioni e volontà di conoscenza. L'arte scultorea di Mokichi parte dalla tradizione giapponese per poi passare dagli studi dell'arte ceramica occidentale presso la scuola di Faenza, approfondendo la cultura classica mediterranea fino alla Grecia e all'Egitto.


Il nuovo progetto: "LA FORMA AWAI".

Nel 2021, la poetessa Wakako Kaku ha fatto conoscere la parola giapponese arcaica "awai" a Mokichi, portandogli la consapevolezza del legame tra la sua opera e la spiritualità.

 

Scrive di lui Gian Ruggero Manzoni:

"Awai" in italiano può essere tradotta con "dolce", "delicato", "tenero" o "affascinante", a seconda del contesto, oppure con “sottile emozione” o “fine bellezza”, e anche con “forma armonica”… oppure con “armonico passaggio di forma”.

Per Mokichi Otsuka l’artista (che sa) nel momento in cui “si sente ispirato” mette in moto tutto sé stesso, la mente coordina le azioni, il corpo agisce secondo le informazioni che riceve, e infine si ottiene il risultato. Il quadro, la musica, la scultura, l’edificio al quale si lavora giunge alla materializzazione. La semplice ispirazione ha viaggiato (quale progetto poi quale messa in opera) nello spazio-tempo per infine manifestarsi. Che quindi “il creare” possa risultare “il veicolo” sul quale ricoprire le distanze enormi che ci separano da galassie e stelle?

Anche il Buddha affermava che “quello che vediamo nel mondo intorno a noi è un riflesso di ciò che siamo. Tutto ciò che siamo è un riflesso di quello che abbiamo pensato. La mente è tutto. Quello che pensiamo diventiamo. In primo luogo dovete essere voi il cambiamento che volete vedere nel mondo."

La mostra resterà visitabile fino al giorno successivo, domenica 6 luglio 2025, negli orari di apertura della Fondazione (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19).

 

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