Castell'Arquato

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Destinazione
Emilia -
Provincia
Piacenza -
Distanza dal capoluogo
32 km - Dove si trova
- Perché visitarla
- Quando andarci e cosa vedere
- Camera con vista
- Da non perdere
- Sulla tavola
- Per tenersi in forma
- Nei dintorni
- Castelli nel territorio
- Monumenti nel territorio
- Per maggiori Informazioni
Dove si trova
Adagiata sulle colline della Val d’Arda, che in epoca preistorica ospitavano il mare e di cui si conservano ancora numerosi fossili, Castell’Arquato sorge nella Parco Regionale del Piacenziano che da questo periodo storico prende il nome.
Perché visitarla
Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, il borgo medioevale, molto ben conservato, di rara bellezza e di grande impatto scenografico, è in grado di affascinare tanto chi lo scorge da lontano dominare la vallata, quanto chi lo esplora da vicino aggirandosi fra i suoi viottoli e le sue case medioevali in sasso, ottimamente conservati e oggetto di recupero.
Già prescelto come location per alcune produzioni cinematografiche (“Lady Hawke”), di recente è entrato a far parte dei "Borghi più Belli d'Italia". Si fregia inoltre della classifica di “Città del Vino”.
Quando andarci e cosa vedere
D’inverno, d’autunno, in primavera e in estate, Castell’Arquato esercita il suo fascino in tutte le stagioni e per apprezzare il borgo in ogni sua suggestione conviene sicuramente rinnovare la visita.
Colpisce il visitatore la maestosità del suo centro monumentale, rappresentato dalla piazza municipale posta nella parte alta del paese dove si affacciano la Rocca Viscontea, poderosa opera a difesa del borgo, la Collegiata di Santa Maria Assunta, splendida struttura romanica con parti gotiche e rinascimentali, e il Palazzo del Podestà. Il Museo della Collegiata, seppur piccolo, è ricco di veri e propri gioielli di arte sacra databili tra il XIII ed il XIV secolo.
Ospitato nel cinquecentesco ex Ospedale S. Spirito, il Museo Geologico Cortesi propone una mostra permanente di fossili rinvenuti nelle aree circostanti; tra questi spiccano quelli di una balena, di cui è proposta una ricostruzione lignea. L’esposizione è organizzata in un percorso didattico che ripercorre tutte le ere della storia della terra.
Infine, il Museo Illica, dedicato al celebre drammaturgo e librettista arquatese che scrisse per Puccini (La Bohème, Tosca e Madama Butterfly) e Mascagni (Isabeau, Iris, Le Maschere), conserva spartiti, libretti in antiche edizioni, costumi di scena, sculture, fotografie che ritraggono Illica insieme ai grandi compositori con cui collaborò nella sua intensa e avventurosa vita.
Camera con vista
Da non perdere
Sulla tavola
Per tenersi in forma
Nei dintorni
Monumenti nel territorio


