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Castello Malatestiano di Longiano
Il Castello di Longiano sorge su un poggio a 179 metri sul livello del mare: nato come roccaforte militare contro le incursioni longobarde, dotata di una doppia cinta muraria, cambiò più volte uso e destinazione, trasformandosi prima in residenza nobiliare, poi in sede amministrativa comunale ed infine nell’attuale museo d’arte moderna e contemporanea.
Ami l'arte moderna e contemporanea? Visita il Castello Malatestiano di Longiano, nato come roccaforte militare, in Romagna, dove oggi puoi vivere una esperienza estetica interessante e profonda: nella Rocca trovi oltre duemila opere della Fondazione Tito Balestra, una grande collezione tra olii, opere di grafica e di scultura, donata in origine grazie alla generosità e liberalità di Anna Maria De Agazio, moglie di Tito Balestra, poeta italiano tra i maggiori del Novecento, appassionato di cultura, arte, fotografia.
Dopo la prematura morte del marito nel 1976, nel 1986 la signora Anna Maria donò alla Fondazione Tito Balestra l’intero patrimonio figurativo, che ha continuato ad arricchirsi, nel tempo, grazie anche a numerosi lasciti e donazioni - oltre 900 pezzi - di amici, parenti e artisti entrati in contatto con il poeta nato a Longiano nel 1923.
L'archivio, Tito Balestra e Anna De Agazio, è conservato nella Fondazione Tito Balestra ed è costituito da documentazione di vario genere: documentario, grafico, fotografico.
L’amministrazione comunale di Longiano, riconoscendo l’importanza delle opere donate, nel 1989 si adoperò per creare una Fondazione, a cui partecipano la Provincia di Forlì-Cesena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, la Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici di Bologna, e alcuni familiari di Tito Balestra. Nel 1989 ha ottenuto il riconoscimento giuridico del Presidente della Repubblica Italiana.
Sin dall’inaugurazione, nel 1991, la Fondazione persegue lo scopo di diffondere la conoscenza dell’opera grafica e delle arti visive contemporanee. L’esposizione permanente di parte delle opere è solo uno dei mezzi attraverso i quali portare avanti lo scopo: si affiancano esposizioni temporanee, manifestazioni e convegni promossi anche in collaborazione con enti pubblici e privati.
Un’attenzione specifica è riservata ai laboratori didattici: nel 1999 la Fondazione Tito Balestra, insieme ad alcuni esponenti della Scuola Operativa Italiana, ha costituito il CIDO - Centro Italiano di Didattica Operativa. Opera attraverso i Laboratori Sperimentali Didattici e spazi per la ricerca dei linguaggi espressivi per rendere la galleria d’arte non solo un luogo di conservazione delle opere, ma anche un'occasione per stimolare, soprattutto nelle nuove generazioni, attraverso le emozioni e il confronto culturale, una «esistenza estetica».