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Rocca di Vignola
Negli ultimi decenni è stato messo in opera un attento e scrupoloso lavoro di restauro che ha consentito il recupero sia architettonico che pittorico della struttura della Rocca di Vignola, in Emilia, strutturata su ben cinque piani: nei sotterranei trovano sede due splendide sale, dei Contrari e dei Grassoni, utilizzate per convegni e concerti; il piano terra è costituito dalle sale di rappresentanza così chiamate: dei Leoni e dei Leopardi, delle Colombe e degli Anelli, oltre al book shop ricavato nelle antiche cucine; al primo piano sono collocate le stanze nobili: sala delle Dame, del Padiglione, degli Stemmi, dei Tronchi d'Albero, lo Studio di Uguccione e la Cappella, affrescata con preziosi cicli di pitture tardogotiche del "Maestro di Vignola", personalità di spicco dell'arte emiliana dei primi decenni del XV secolo.
Al secondo piano si aprono spaziosi locali utilizzati dalle truppe di stanza alla Rocca e dal personale di servizio dette Sale degli Armigeri. L'ultimo piano è occupato dai camminamenti di ronda che percorrono circolarmente l'edificio collegando tra loro le tre torri: di Nonantola, delle Donne e del Pennello.
Acquistata nel 1965 dalla Cassa di Risparmio di Vignola e ceduta nel 1998 alla Fondazione di Vignola, la Rocca, è da allora sottoposta ad un'accurata opera di restauro, che ha interessato sia le strutture architettoniche che le decorazioni e gli affreschi, rendendola fruibile al visitatore in ogni suo spazio.
Questa sede prestigiosa rappresenta per Vignola, e più in generale per Modena e le provincie limitrofe di Reggio Emilia e Bologna, uno spazio ideale per la realizzazione di progetti culturali di elevato profilo culturale. La Fondazione di Vignola, in collaborazione con gli Enti Locali sta in questi anni portando avanti un ricco panorama di iniziative, in parte collegate alla valorizzazione di questa area geografica, in parte all'inserimento di Vignola in un più ampio circuito di cultura internazionale.